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Città Siciliane, L’origine dei loro nomi.

Le città Siciliane, il capoluogo storico Palermo, La ridente città commerciale di Catania, la barocca e romantica Siracusa e la leggendaria Agrigento sono da sempre gioielli per turisti e cittadini. Luoghi sulla bocca di tutti per le loro ricchezze culturali, architettoniche e gastronomiche. I tour in questi luoghi per carpirne le unicità non mancano, basta consultare la sezione JustExplore del nostro sito per rendersene conto. Ma quali sono le origini dietro a i bellissimi nomi delle più famose città Siciliane? Da cosa derivano? Chi le ha battezzate? Oggi vogliamo scoprirlo insieme in modo da rendere i vostri tour ancora più speciali.

#1 Palermo, Un fiore al centro del mediterraneo

La città di Palermo ha cambiato spesso nome nel corso delle epoche, ricordate che la Sicilia ha una storia che si perde nelle antiche leggende. Non ci sono certezze storiche ma si pensa che il primo nome della città fu “Zyz” che in fenicio significava “il fiore”.  Il nome sembrerebbe derivare dalla conformazione della città che tagliata da due fiumi ricordava il profilo di un fiore.

I greci la chiamarono “Panormos” ovvero: “Tutto Porto” Anch esso ispirato ai due fiumi, il Kemonia e il Papireto che avvolgono la città rendendola uno scalo portuale immenso. Il nome Greco fu mantenuto anche durante l’occupazione Romana della città.

L’arrivo della dominazione Araba segnò un nuovo nome per la città di Palermo, “Balarm” il quale però non racchiude nuovi significati ma è semplicemente un cambio di pronuncia dettato dalla lingua differente.

I Normanni infine diedero il loro apporto linguistico chiamando la città “Balermus” che si sarebbe trasfromato in età moderna nell’attuale “Palermo”.

Immaginavate che un fiore potesse trasformarsi in un porto? La Sicilia non smette mai di farci innamorare con le sue storie che diventano leggende!

#2 Catania, Ottima sulla pasta!

Le certezze storiche in Sicilia sono una rarità, le leggende una certezza. Secondo lo storico Plutarco, il nome della città di Catania deriverebbe dal Siculo “Katane” che, anche se suona come una spada da Samurai, significa “Grattugia“. Il nome fu indubbiamente ispirato dal territorio lavico alle pendici dell’Etna, pieno di scenari rocciosi e taglienti formati dalla lava in raffreddamento che possono appunto “grattugiare” chiunque si avventuri incautamente.

La seconda leggenda sulle origini di questo nome coinvolge invece il più moderno e popolare Latino. “Catinum” ovvero: Recipiente, Bacinella per la conformazione naturale a forma di conca delle colline intorno alla città o come riferimento al bacino della Piana che ospita la città.

Una terza soluzione vede lo zampino dei Greci che utilizzavano “Aitnè” per nominare il vulcano successivamente divenuto Etna (e del quale consigliamo un tour fino al cratere centrale in fuoristrada). I Greci utilizzarono il prefisso “Katà“, ovvero “Appoggiata” o “Nei pressi di” per indicare questo insediamento posizionato proprio sotto l’imponente vulcano. Quidni Katà-Aitnè” ovvero: Catania.

#3 Siracusa, Acqua a volontà!

Se fino ad ora le certezze sono mancate sulle origine dei nomi, per Siracusa, il fatto non cambia. Si pensa che il nome della città Barocca della Sicilia possa derivare dall’antica lingua sicula per indicare la palude presente in quelle zone “Syrako o Syraka“, ovvero: “Abbondanza d’acqua”.

Un’altra leggenda narra che l’origine del nome sia legata alla parola di origine indoeuropea: “Sur-aku“, ovvero: “Acqua Salata” o ancora, dalla lingua semitica “Sor-Cosia o Suloq“, con traduzione incerta come tutto il resto che varia tra “Salato” o  “Oriente” o “Scirocco”.

Insomma Siracusa, una tra le più belle città del mondo, famosa per Ortigia, il suo centro storico ha delle origini che scardinano la storia per lasciar posto alla più romantica leggenda.

#4 Agrigento, sempre al TOP!

<> on October 20, 2013 in Agrigento, Italy.

Anche Agrigento, la città della Valle dei Templi (da visitare con un tour luxury) ha avuto parecchi nomi prima di oggi. Nella sua storia millenaria è stata chiamata “Akragas” dai Greci la traduzione è altisonante, ifatti significava: “sommo, estremo; come a voler indicare “il massimo possibile” che si potesse desiderare”. Evidentemente i suoi fondatori avevano visto lungo.

Il significato rimase invariato ma non il nome, infatti, i Romani la ribattezzarono “Agrigentum“, gli arabi preferivano chiamarla “Kerkent o Gergent” mentre i Normanni “Girgenti”. Questo ultimo nome fu mantenuto fino al 1927 quando, in epoca fascista, si decise di italianizzare il nome nell’attuale “Agrigento” con il decreto legge n.1143 del 16 giugno 1927.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, infatti ancora oggi gli abitanti della città vengono anche chiamati ““girgintani”.

#5 Messina, Una falce e un tiranno.

La città di Messina, Porta verso la penisola italiana, prende il suo nome, come le altre città dal susseguirsi millenario di culture e dominazioni che contraddistinguono la Sicilia. La sua fondazione a mano dei Greci la battezza “Zancle”  ovvero: “Falce” per la particolare conformazione della sua costa e del suo porto.

La città mantenne il suo nome fino all’avvento di “Anassilia“, Tiranno di Reggio Calabria che provò ad unificare la città di Zancle e di Rhegion (l’attuale Reggio Calabria). Anassilia cambiò il nome in “Messene” quando utilizzò la città per ospitare i profughi provenienti dalla “Messenia“, un’aria dell’antica Grecia (Peloponneso sud-occidentale).

I romani in seguito trasformarono il nome in “Messana” che divenne l’attuale Messina in epoca bizantina.

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